Il sistema delle politiche attive del lavoro è caratterizzato da una combinazione di azioni condivise tra ente pubblico, rappresentato dalla Regione Piemonte o da un ente privato accreditato, e una persona iscritta al centro per l’impiego (CPI) del Piemonte che sia registrata come disoccupata.
Persistendo queste condizioni si possono attivare percorsi di orientamento e consulenza individuale garantendo la privacy della persona oppure avviare attività di gruppo. Tali azioni sono a beneficio delle aziende del territorio che manifestino la volontà di integrare nel proprio organico persone inserite nel sistema delle politiche attive del lavoro.

Quali sono i benefici per le aziende?

L’azienda che si avvantaggia delle politiche attive del lavoro può inserire una persona che ha partecipato ai percorsi di orientamento finanziati dalla Regione Piemonte.
Durante questi momenti di orientamento la persona impara:

• Come gestire le relazioni con i colleghi di lavoro;
• Come comunicare con la dirigenza aziendale;
• Come leggere e interpretare un cedolino paga;
• Come individuare le aspettative aziendali e riuscire autonomamente a trovare delle risposte.

Attraverso il sistema delle politiche attive del lavoro le aziende possono beneficiare gratuitamente di inserimenti lavorativi tramite l’attivazione di tirocini extracurriculari.
I vantaggi per le aziende che utilizzano lo strumento del tirocinio sono molteplici, hanno infatti:

• La possibilità di avvantaggiarsi gratuitamente di azioni di promozione dei percorsi di tirocinio che vedranno coinvolti case manager accreditati dalla Regione Piemonte;
• La possibilità di potersi avvalere gratuitamente di un servizio di tutoraggio esterno prestato da tutor iscritti nei registri regionali degli operatori. Il servizio di tutoraggio potrà essere attivato in qualsiasi momento dalle aziende per contrastare eventuali controversie aziendali, per favorire l’inserimento del lavoratore nel contesto aziendale e per agevolare la conoscenza delle regole vigenti in azienda in modo che possano essere tradotte in pratiche comportamentali da parte del tirocinante;
• La possibilità di avvalersi di un sistema integrato in grado di fornire risposte agli standard e conformità normative aziendali legate all’erogazione della formazione obbligatoria per la sicurezza sul lavoro di cui il tirocinante deve beneficiare;
• La possibilità di caratterizzare il tirocinio seguendo le disposizioni regionali che prevedono la possibilità di avviarli per un periodo minimo di 2 mesi e massimo di 6 mesi, per un monte orario settimanale che può variare da un minimo di 20 ore a un massimo di 40 ore. È previsto per l’azienda l’onere di prevedere per il tirocinante l’erogazione di una borsa lavoro che potrà essere caratterizzata da un importo minimo di 300€ per 20 ore settimanali e di 600€ per 40 ore settimanali.
• Il risparmio dovuto agli oneri contributivi non previsti per il contratto di tirocinio, che ricordiamo non costituire un rapporto di lavoro.

Incentivi per i contratti di lavoro

I progetti attivati attraverso le politiche attive del lavoro consentono alle aziende di beneficiare di incentivi e agevolazioni relative agli inserimenti diretti in azienda utilizzando contratti di subordinazione a tempo determinato, indeterminato o in apprendistato. Tali incentivi di solito sono rappresentati da forti decontribuzioni sulle aliquote legate ai contributi previdenziali. La possibilità di beneficiare di tali agevolazioni e legata all’approvazione di incentivi economici promossi annualmente dall’amministrazione locale regionale, nel nostro caso quella piemontese, in recepimento delle direttive nazionali e comunitarie.

Articolo a cura del dottor Giuseppe Matichecchia