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Politiche Attive del Lavoro

Il tirocinio è una delle più importanti opportunità previste nell’ambito delle politiche attive del lavoro, poiché consente un più semplice accesso al mondo del lavoro e alle aziende la possibilità di inserire nuove risorse in organico con uno strumento versatile e snello.

Il tirocinio è infatti il punto di incontro tra più mondi, quello della formazione e quello del lavoro, ed è quindi transitorio, costituendosi come strumento che agevola il passaggio dei giovani alla realtà lavorativa e il reinserimento lavorativo per gli adulti in stato di disoccupazione.

Attenzione però alla normativa di riferimento, basata sulle linee guida nazionali del 24 gennaio 2013, poiché questa è di competenza regionale e differisce quindi di regione in regione.
In questo articolo approfondiremo la casistica che si applica per la Regione Piemonte.

 

Cos’è il tirocinio?

Il tirocinio è un periodo di orientamento al lavoro e di formazione. Il rapporto di tirocinio prevede tre figure fondamentali: il tirocinante, il soggetto ospitante e l’ente promotore. Ciascuno di questi soggetti ricopre un ruolo diverso:

  • Il tirocinante è la persona che viene inserita in una nuova realtà lavorativa attraverso la pratica del tirocinio.
    In Piemonte deve avere un’età minima di 16 anni e, se ancora minorenne, aver assolto l’obbligo di istruzione.
  • Il soggetto ospitante può avere diversa natura. Può essere un’azienda pubblica o privata, uno studio professionale, un’impresa individuale, un’associazione o una fondazione.
  • L’ente promotore è il soggetto che si occupa della gestione burocratica del tirocinio, attraverso le sue molteplici fasi, dalla stipula della convenzione e la redazione del progetto formativo, al monitoraggio del percorso di tirocinio.
    L’ente promotore è un soggetto accreditato dal Ministero del Lavoro.

Il tirocinio non costituisce un rapporto di lavoro e può assumere diverse forme in base alle diverse dinamiche applicabili al singolo caso.

 

Scegliere tra diverse opzioni

Quali tipi di tirocinio esistono?

Esistono differenti tipologie di tirocinio, le quali hanno come destinatari soggetti tirocinanti diversi. Le più diffuse sono:

  • Tirocinio curriculare

    Questo tirocinio si propone di accompagnare lo studente nel mondo del lavoro e di completarne la formazione pratica sul campo permettendo al contempo all’azienda di ospitare risorse fresche di studi teorici e pratici.
    Il tirocinio curriculare può essere applicato solo se integrato all’interno di un percorso di studi ed è funzionale all’acquisizione del titolo di studio. Ne sono un esempio pratico i tirocini attivati per acquisire la qualifica di Assistente di Studio Odontoiatrico (ASO) o quelli universitari.

  • Tirocinio extracurriculare

    Questo tirocinio si propone di consentire alla persona in stato di disoccupazione o inoccupazione (Nota 1) l’inserimento all’interno di una realtà lavorativa, la quale ha l’opportunità di valutare il lavoratore e formarlo al fine di sviluppare un rapporto di lavoro (successivo al tirocinio) duraturo.
    Sono previste per quattro tipologie di tirocinio extracurriculare:

      • Tirocini formativi e di orientamento e di inserimento/reinserimento lavorativo
      • Tirocini di inclusione sociale
      • Tirocini estivi
      • Tirocini per persone straniere residenti in un paese Extra UE

    È possibile approfondire le differenze tra le diverse tipologie di tirocinio extra curriculare sul sito della Regione Piemonte a questo link.

  • Tirocinio con Garanzia Giovani

    Questa tipologia di tirocinio è agganciata ai fondi messi a disposizione attraverso il progetto Garanzia Giovani e i destinatari sono giovani tra i 15 e i 29 anni rientranti nella categoria dei NEET (Not in Education, Employment or Training), cioè i ragazzi e le ragazze che non sono inseriti in un percorso di studio, non lavorano e non svolgono già attività di formazione per il lavoro.

  • Tirocinio Articolo +1

    Il tirocinio Articolo+1 promosso dalla Fondazione Compagnia di San Paolo si rifà agli obiettivi del tirocinio con Garanzia Giovani, allargando la platea ai giovani under 35 che rientrano in una fascia di reddito ISEE non superiore a 25 mila euro.

  • Tirocinio per disabili

    Il tirocinio per disabili è uno strumento che consente al soggetto ospitante di effettuare inserimenti mirati a integrare nel proprio organico persone con disabilità. Questa forma di tirocinio è sottoposta a specifiche norme e prevede la possibilità di beneficiare dell’accompagnamento da parte di strutture competenti, le quali assicurano alla persona con disabilità di inserirsi gradualmente nel contesto organizzativo dell’azienda.

 

Quale tipologia di tirocinio è la migliore?

Rispondere a questa domanda è possibile, a patto di conoscere bene le diverse possibilità previste e le dinamiche determinanti nel singolo caso. Infatti, possiamo affermare che per ciascuna coppia di tirocinante e soggetto ospitante esiste la tipologia perfetta di contratto e che questa debba semplicemente essere identificata. Questo compito è parte di quanto l’ente promotore è chiamato a fare, consigliando la forma migliore, prima che avvenga l’attivazione del rapporto di tirocinio, responsabilità dello stesso.

 

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Note del testo:

(1) Oltre a disoccupati e inoccupati è prevista dalla normativa di riferimento, in alcuni casi, anche la possibilità di accedere al tirocinio formativo per gli occupati in cerca di un nuovo impiego.

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