Memevertising – marketing efficace a costo zero
Memevertising – marketing efficace a costo zero
Mai sentito parlare del marketing virale? Così come ci si possa aspettare dal nome, il marketing virale tende a diffondersi come un virus: sfruttando il sempreverde principio del “passaparola”, il contenuto viene passato da un utente a un altro esattamente come il raffreddore. Alla sua base ci dev’essere un’idea, originale e magari semplice, che colpisca e rimanga impressa negli utenti. Esattamente come il coming out di Guglielmo Scilla sul suo canale youtube. Quello che ha fatto condividere il video a migliaia di persone in Italia, che magari non hanno mai seguito lo youtuber, è l’idea semplice ed efficace che ha trasmesso.
Negli ultimi anni, il marketing virale ha fatto sua una tendenza di internet capace di espandersi a macchia d’olio e raggiungere moltissime persone nel giro di pochi giorni: i meme.
Cosa sono i meme?
Con il termine Internet meme si intende un contenuto originale, curioso o divertente che si diffonde in maniera molto rapida nel Web, soprattutto sui vari social network. Può essere di diversi tipi:
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- basato su immagini: il vecchio meme dei LOLcats, che consisteva in immagini divertenti di gatti accompagnate da scritte volutamente sgrammaticate. O il più recente esempio dell’ “Unfaithful Guy” che ha dominato Facebook negli ultimi mesi.
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- Verbale: basato su frasi o notizie divertenti, come ad esempio il vecchio “per me è la cipolla” di Pedro all’Eredità, che ha dato vita a innumerevoli parodie e reinterpretazioni.
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- Basato su materiale video: qui rientrano tutti quelli che partono da video divertenti pubblicati su youtube, o direttamente da film, come il caso del meme su Boromir de Il signore degli Anelli o il recentissimo meme involontario che è diventato il video di Intesa SanPaolo.
I meme di Internet diventano un successo quando, oltre alla diffusione virale, si origina un numero elevato di imitazioni, parodie e reinterpretazioni che fanno riferimento al contenuto originale.
Cos’ha a che fare con il marketing tutto questo?
Bè, i meme hanno un costo pari a zero, se non si conta la spesa per internet ed elettricità. E hanno la particolare caratteristica di raggiungere un numero considerevole di persone in pochissimo tempo e propagarsi come un incendio. Ed ecco quindi che le grandi (e piccole) aziende, sapendo fare 2+2, ne hanno approfittato. Molto spesso i marchi si affidano ai meme per cercare un contatto con i propri clienti/consumatori. Detto in poche parole, i meme offrono ai brand l’opportunità di inserirsi in un discorso ad alto tasso di partecipazione ed emotività. Tutto ciò con il minimo sforzo creativo ed economico.
Un esempio? La pagina facebook di Ceres, che ogni giorno pubblica delle immagini, anche slegate dal brand, che puntano ad essere condivise da più utenti possibile e a divertire.
Un’altro esempio sono i ragazzi di Taffo Funeral Services che son riusciti ad ottenere quasi 50.000 mi piace alla loro pagina in modo decisamente non convenzionale e irriverente. Un numero di followers elevato per una pagina di Pompe Funebri, ma più che giustificato dalla creazione di contenuti originali e divertenti.
E ovviamente, potevamo noi di SPFormazione essere da meno?
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