Quando le fake news fanno storia – Uno sguardo alle migliori bufale di sempre
Quando le fake news fanno storia – Uno sguardo alle migliori bufale di sempre
Oggi prendiamo per vero il fatto che le antiche piramidi siano state costruite da migliaia di schiavi, mentre in realtà erano tutti operai, salariati e con vitto e alloggio. O che la notizia di una sposa bambina di 9 anni, a Padova, sia stata violentata dal marito 35enne.
Quello delle fake news è un problema che da qualche tempo si trova sotto i riflettori di tutto il mondo. Vero, al momento le bufale hanno un’eco più vasta grazie a strumenti di comunicazione di massa come i social, dove le informazioni vengono condivise e rimbalzano di profilo in profilo. Ma sono sempre esistite, la maggior parte per fini politici, altre per il semplice gusto di fare uno scherzo a più persone possibili. Vediamo insieme le più famose della storia.
La guerra dei mondi: fake news al quadrato
Tra le possibili definizioni di fake news rientra sicuramente anche il radiodramma La guerra dei mondi, diretto e interpretato da Orson Welles. Trasmesso in diretta dalla Cbs la sera della vigilia di Halloween del 1938, era infatti composta da notiziari in tutto e per tutto simili a quelli reali, ma parlavano dell’invasione aliena immaginata da Herbert George Wells nell’omonimo romanzo. La leggenda vuole che l’America venne presa dal panico fino al giorno dopo, quando venne comunicata la smentita, ma in realtà tali effetti non ebbero luogo. Come si è creato allora il mito? Certamente la trasmissione aveva creato abbastanza scompiglio da essere una notizia, e i giornali non si fecero sfuggire l’occasione di dedicare la prima pagina al panico diffuso causato dalla Guerra dei mondi. Gli articoli offrivano resoconti in massima parte gonfiati e abbelliti, delle vere e proprie fake news che però questa volta raggiunsero davvero tutta l’America (e alle quali tutti credettero).
The Blair Witch Project
La rete appena nata, i media, i muri tappezzati della città, l’editoria, tutto ha contribuito a creare uno dei più grandi bluff della storia del cinema moderno. Dopo una campagna mediatica, in tutto e per tutto realistica, sulla sparizione di tre ragazzi, il celebre filmato arriva finalmente in sala e si scopre che The Blair Witch Project è soltanto un finto documentario, presentato attraverso una geniale campagna pubblicitaria che oggi chiameremmo di viral marketing. Anticipato da un racconto verosimile, sviluppato con dinamiche plausibili, il film sdogana il genere del mockumentary, stravolge il modo di comunicare le opere cinematografiche e guadagna 240 milioni di dollari (ne è costato circa 60mila).
Teste di Modigliani
Fu una beffa colossale di risonanza mondiale: nell’estate del 1984 tre sculture sono ritrovate in un canale a Livorno, e gli esperti e i critici d’arte sono tutti unanimi nell’attribuirle ad Amedeo Modigliani.
Al museo d’arte moderna di Villa Maria sono in mostra 4 delle 26 teste di Modigliani e la direttrice del museo decide di assecondare una vecchia leggenda: Modigliani avrebbe gettato nei fossi livornesi quattro sculture perché da lui stesso ritenute insoddisfacenti. Inizia quindi la dragatura dei canali.
Tre studenti universitari livornesi nel frattempo sono in vena di scherzi: decidono di scolpire una testa con tratti duri e lunghi tipici di Modigliani, e gettarla nei fossi. Più tardi dicono: “Visto che non trovavano niente, abbiamo deciso noi di fargli trovare qualcosa!”. Per quaranta giorni l’altezzoso mondo dell’arte grida al capolavoro. Poi i falsari decidono di confessare tutto in un’intervista, lasciando gli esperti in un attonito silenzio, pieno di vergogna.
Ricaricare l’iPhone con il forno a microonde
Con un’immagine rilasciata su 4chan, costruita sulla falsa riga di quelle contenute nel sito e nelle comunicazioni ufficiali della Apple, veniva annunciato che il sistema operativo iOS8, rilasciato in concomitanza del lancio dell’iPhone 6, avrebbe contenuto un’importantissima novità. Grazie alla funzione “wave”, infatti, sarebbe stato possibile ricaricare completamente il proprio smartphone inserendolo nel forno a microonde per poco più di una manciata di secondi, per la precisione 60 a 700w e 70 a 800w.
Il risultato? Decine e decine (qualcuno parla addirittura di migliaia) di iPhone cotti a puntino nei forni a microonde.
Bufale storiche
Anche la grande Storia, quella con la s maiuscola, non è esente dalle bufale. Anzi, ne ha create di molto migliori di queste. Napoleone ucciso dai russi, i vichinghi con gli elmi cornuti, Maria Antonietta che invita il popolo a mangiare brioche. Ma il periodo storico su cui sono state inventate più bufale è il Medioevo. Quasi tutte nate in pieno Illuminismo per screditare il periodo precedente, bollandolo come epoca buia. La caccia alle streghe, le cinture di castità, il sistema feudale piramidale (i cari valvassini e valvassori), lo ius primae noctis… e la migliore di tutte: la donazione di Costantino. Una bufala rimasta in vita per quasi 1000 anni, a cui anche il nostro Dante ha creduto. Una lettera dell’imperatore Costantino, che attribuiva a papa Silvestro I la sovranità sui territori romani (e serviva quindi a giustificare il potere temporale dei papi). Datata al VII secolo, fu smentita in modo inequivocabile da Lorenzo Valla, nel 1440. Uno degli scherzi più lunghi della storia!
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