Case History - Enigma Cyberbullismo

Enigma Cyberbullismo è un progetto immaginato e realizzato da SP-Formazione in collaborazione con il Sermig – Arsenale della Pace, realtà che dal 1964 promuove lo sviluppo sociale, pratica la solidarietà e combatte la fame nel mondo.

 

Il progetto si pone come obiettivo la sensibilizzazione dei più giovani nei confronti del fenomeno del cyberbullismo, pratica online che ogni anno miete numerose vittime e che in Italia rappresenta, fonte Istat, il 22.2% di tutte le forme di bullismo a danno di adolescenti.

Il cyberbullismo è una metodologia del bullismo e rientra nel più grande fenomeno della violenza e dell’abuso di potere, per questo è fondamentale attivarsi nel contrastarlo e impegnarsi affinché i più né siano autori di comportamenti aggressivi verso il prossimo.
Al fine di raggiungere tale risultato bisogna innanzitutto comprendere che la rete non è una realtà alternativa, ma un’estensione della stessa ed è necessario che i ragazzi imparino a sviluppare senso critico per non avere un ruolo passivo nei confronti di quanto vedono su internet e sui social media.

Il progetto, partendo da queste premesse, si è dunque posto come primo obiettivo quello di realizzare un laboratorio per i più giovani che metta al centro dell’esperienza i social media, i contesti propri della realtà digitale e delle dinamiche sociali.

Il laboratorio Enigma Cyberbullismo

Il laboratorio ha una durata di 2 ore e si compone di 4 diversi momenti:

  1. Enigma, l’esperienza sensoriale attraverso cui abbiamo veicolato un messaggio di solidarietà ed empatia nei confronti delle vittime di bullismo, fornendo ai più giovani gli strumenti per comprendere la gravità delle azioni che si svolgono dietro agli schermi di smartphone e computers.

2. Intervento tecnico da parte di due professionisti del settore della sicurezza, Stefano Pirilli e Giancarlo Puddu, mediante il quale abbiamo spiegato le dinamiche del cyberbullismo e la vulnerabilità degli utenti online.

3. Intervento psicologico da parte della dottoressa Franca Vocaturi, la quale ha instaurato un dialogo aperto con i ragazzi e le ragazze al fine di suscitare una risposta positiva nei confronti del tema trattato e quindi permettere ai partecipanti di assimilare tutte le informazioni e gli incipit ricevuti.

4. Concerto dal vivo dei rappers torinesi, Baffo e Lollo Push, che hanno portato in scena un pezzo rap sul bullismo e aggiunto all’esperienza un momento di relax intelligente.

Destinatari del primo laboratorio – 25 ottobre 2021

Giovani adolescenti e pre-adolescenti di età compresa tra i 13 e i 16 anni che frequentano l’oratorio San Gioachino in Torino, coinvolti nell’attività attraverso il Sermig mediante la coordinatrice del progetto e assistente sociale, la dottoressa Shalini Bono.

Team di lavoro e professionisti

Lo staff di SP-Formazione, composto di professionisti nell’ambito della formazione e della realizzazione grafica e video, competenze fondamentali per la produzione dell’esperienza Enigma.
Lo staff del Sermig che ha accompagnato i ragazzi e le ragazze, supportandoli quando necessario.
 

Stefano Pirilli, CEO di Seed Capital Pro ed esperto di sicurezza informatica e della digital privacy, attivo sin dal 2010 come volontario presso l’unione ciechi per la tutela dei disabili visivi, vittime spesso, come da sua esperienza personale, di episodi di bullismo e cyberbullismo.

Giancarlo Puddu, esperto di sicurezza informatica e data intelligence, attivo sin dal 1995, con la gestione del primo punto internet aperto al pubblico della provincia di Torino, nel contrasto al bullismo e al cyberbullismo.

Franca Vocaturi, psicologa con esperienza decennale, attiva nell’ambito della sua professione come collaboratrice per il centro antiviolenza del comune di Torino.

Baffo e Lollo Push, artisti.

Risultati

Il laboratorio ha permesso ai ragazzi di trascorrere due ore ricche di contenuti e di acquisire mediante il gioco e la formazione esperienziale un insegnamento importante sull’empatia e il rispetto del prossimo.
Il gradimento da parte dei partecipanti è stato molto elevato e il feedback, citando le parole della dottoressa Franca Vocaturi, è che l’intervento sia stato molto utile e veicolato nel modo migliore attraverso attività come il gioco e la musica, studiate per entrare in sintonia con loro e lasciare un messaggio forte e chiaro.
È ora di fondamentale importanza che azioni come questa non rimangano isolate e siano invece integrate in percorsi di sensibilizzazione e formazione che accompagnino i giovani ad acquisire un forte senso civico e socialevalorizzando gli input positivi e permettendo ai ragazzi di esprimersi facendo squadra.

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